Il restauro di San Rocco

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La Misericordia di Fabbrica insieme al locale Gruppo Donatori di Sangue Fratres, ha finanziato e permesso il restauro del Santuario della Madonna del Latte di Fabbrica.

E’ stata incaricata la ditta Pozzoni Massimo di Fabbrica ad effettuare i lavori necessari per salvare e ripristinare il Santuario, che soni iniziati il 9  Gennaio 2012 e sono terminati il  30 Aprile dello stesso anno.

Di seguito riportiamo la relazione tecnica che la ditta Pozzoni ha compilato corredandola con le  relative foto.

Il Santuario si presenta nelle forme architettoniche semplici: navata unica, arco trionfale, abside e tetto a capriate a vista decorate. Dietro l’altare ben visibile si trova, di notevole fattura, un dipinto a olio su tela dove al centro è stata collocata una Madonna con Bambino in terracotta policroma. Il ciclo pittorico attuale comprende tutta la superficie murale, eseguita nei primi anni venti del novecento con pigmenti molto sensibili all’acqua tipo tempera. In alcuni punti la pellicola cromatica risulta decoesa riportando alla luce dei colori che dimostrano la presenza di un altro ciclo dipinto al disotto di questa stratificazione.

Dopo un’ attenta analisi osservativa si evidenziano particolari situazioni di degrado in particolar modo cromatica quali : perdita della decorazione modulare causata da vecchie infiltrazioni d’acqua provenienti dal tetto, attualmente restaurato, oppure in basso lungo lo zoccolo dovuto alla risalita capillare dell’acqua , con presenza di sali. Si osservano di media e piccola entità crepe e lesioni. Presenza di un vecchio impianto elettrico con evidenti riprese in muratura, inoltre si notano nuove prese d’aria inserite al culmine della parete.

Proposta di intervento

Inizialmente si eseguiranno dei saggi stratigrafici per documentare la presenza di altri cicli pittorici eseguiti in epoche precedenti, segue un incontro con il direttore dei lavori per verificare e analizzare lo stato di conservazione delle pareti in esame e per descrivere la metodologia operativa del restauro da adottare, con il fine di ripristinare la superficie danneggiata.

L’intervento da realizzare sull’opera consiste nella pulitura di tutta la superficie cromatica la quale dovrà essere studiata dopo aver analizzato l’opera e la tecnica di esecuzione. Operazione che si svolge con l’ausilio di alcuni tasselli o prove di pulitura, necessari per mettere a punto il sistema migliore. Indicativamente il materiale da impiegare per la pulitura, eseguita molto probabilmente a secco, sarà di apposite spugne e pennelli a setola morbida, relativo fissaggio della pellicola originale che risulta decoesa o spolvera. Durante questa fase si valuterà la possibilità di effettuare consolidamenti d’ intonaco in via di distacco dalla muratura, utilizzando iniezioni di malta idraulica, successiva realizzazione di stuccature a livello delle lacune e lesioni di intonaco utilizzando malta di sabbia e calce. Ultima operazione consiste nella reintegrazione pittorica di tutte le lacune d’intonaco e abrasioni del tessuto cromatico, compreso il rifacimento a tono della decorazione mancante al fine di restituire  unità di lettura della superficie.

 

Ecco alcune foto che testimoniano il lavoro fatto:

                                                                            (cliccare sulle foto per ingrandire)

prima del restauro                                                                     dopo il restauro

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All’interno del Santuario,  sono stati gratuitamente e  mirabilmente restaurati dalla compaesana Chiara Falchi,   l’altare e la coppia di inginocchiatoi in legno. A lei quindi, anche a nome di tutta la comunità paesana,  giunga il nostro  ringraziamento per la meravigliosa opera svolta.

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